Slai Cobas
Sindacato
dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale
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Regione Toscana, trasporti: soldi pubblici per guadagni
privati.
La solita “macelleria sociale” nel servizio di trasporto
pubblico locale della Regione Toscana che attraversa la drammatica fase di
privatizzazione.
La gara regionale segna l’accelerazione definitiva di
questo processo basato su consistenti tagli al servizio; una vera e propria
ristrutturazione per la quale il servizio avrà per i cittadini un costo sempre
maggiore e per i lavoratori una pesante aggressione sia ai livelli
occupazionali che al salario attraverso il superamento degli accordi aziendali
e un maggiore carico di lavoro.Una grande beffa, per i lavoratori, ai quali
viene propinata l'idea che sono garantiti dalla “clausola sociale” che impone
il passaggio di tutti i lavoratori all’azienda vincitrice della gara senza
menzionare la legge regionale 42 del 1998 (legge che regola il TPL in Toscana)
non garantisce affatto l’occupazione bensì rinvia “alla successiva contrattazione i
processi di armonizzazione e riassorbimento, nonché gli aspetti concernenti
l'organizzazione del lavoro” e
questo vuol dire che il giorno dopo del passaggio alla nuova società, visti i
tagli al servizio, i lavoratori sono in balia delle scelte aziendali.
SLAI COBAS si è dato
l’obiettivo di costruire l’unità e la solidarietà tra i lavoratori necessarie a
far fronte al duro attacco in atto per costruire dal basso una vertenza
conflittuale degli autoferrotranvieri a livello regionale. Invitiamo i
lavoratori tutti, a prendere consapevolezza della situazione e ad organizzarci
in tutta la Regione Toscana a difesa del servizio pubblico, dei diritti, del
salario e posti di lavoro.
Il TPL toscano sta affondando velocemente
e la gara regionale voluta dalla Giunta regionale di Enrico Rossi sarà la morte
definitiva di questo servizio pubblico essenziale. La Toscana è in prima fila
per quanto riguarda le indicazioni del gover- tagliare il servizio e il
personale
- aumentare
il costo dei biglietti
- concentrare
il servizio esclusivamente su quello remunerativo, così da garantire profitto
al capitale privato, con tanti saluti a quello che deve essere un servizio
sociale essenziale.
Ad
aggravare la situazione, in questa gara al profitto, i soggetti che dovevano
difendere il Servizio Pubblico e i Beni Comuni sono i soggetti interessati all’Affare:
Sindaci, Ferrovie dello Stato, CAP e Ratp azienda
pubblica francese, che gestisce il trasporto pubblico parigino e fuori da
Parigi diventa una delle multinazionali più grandi e aggressive, che si dedica
alla spogliazione dei Beni Comuni. I Sindaci si comportano come se
fossero dei manager e “investono” dove l’Affare rende (vedi
Filippeschi a Pisa) e si “disimpegnano” dove non c’è profitto (o per altri
interessi personali, vedi Renzi con l’Ataf), scordandosi che sarebbero
chiamati a gestire i servizi pubblici, magari in modo partecipato con cittadini
e lavoratori, come la vittoria referendaria sull’acqua avrebbe imposto.
Le Ferrovie
dello Stato di Mario Moretti ora nuovo Ad di Finmeccanica (Iscritto alla Cgil dai primi anni
’80, Moretti scala i vertici sindacali fino a diventare segretario nazionale
della Cgil Trasporti dal 1986 al 1991.), azienda
di stato proprietaria di Busitalia (ex-Sita e nuova padrona di Ataf), che,
invece di gestire al meglio il servizio di trasporto, sono in prima linea per
tagliare il servizio e il costo del lavoro, pur di creare profitto. La CAP di
Prato, una cooperativa che ha allegramente dimenticato gli scopi di una
cooperativa e si è dedicata allo shopping di aziende ex-municipalizzate.
Guidata da Alberto Banci, l’amministratore delegato della nuova mega-azienda
CTT Nord (controllata da CAP, Banci
ritroviamo con varie cariche in altre aziende )
LA GARA REGIONALE DEVE ESSERE FERMATA, DOBBIAMO RIPRENDERCI QUESTO SERVIZIO
ESSENZIALE
SLAI COBAS
via Domenico Pacchi 4
Castelnuovo Garfagnana (LU) 55032tel/fax 0583.1893804
e-mail: slaicobasclaplucca@libero. http://slaicobasclaplucca.blogspot.com/
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