
Trasportare persone implica una
responsabilità SPAVENTOSA, che noi ci prendiamo tutti i giorni.
Noi portiamo uomini e donne a lavoro. Famiglie nei luoghi di svago. Ragazzi ad
appuntamenti che gli strappano il cuore. Bambini a scuola, alle loro attività.
E sono persone come noi. Non abbiamo forse noi il diritto di tornare alle
nostre case, ai nostri cari, alle nostre vite, integri? E le persone che
trasportiamo ogni giorno, non ne hanno forse diritto quanto noi? Noi vogliamo
SICUREZZA. La chiederemo a gran voce in tutti gli ambiti consentiti, in tutte
le forme di lotta che abbiamo a disposizione.
La sicurezza parte da capitale
umano formato ed informato. Dalla capacità di organi e amministrazioni
competenti di salvaguardare i conducenti, così come prescritto dalla
legislazione, in forma PREVENTIVA. Guidare l’autobus, con tutti i rischi che
comporta in termini di attenzione agli utenti interni ed esterni la
vettura,di rispetto del codice della
strada, di controllo delle proprie emozioni è già un fattore di rischio. Per
chi guida e, soprattutto per chi viene trasportato. Onerare i lavoratori e di
riflesso l’utenza, di carichi lavorativi che possono avere serie ripercussioni
sulle PERSONE di cui sono RESPONSABILI è un atto di grande superficialità.
Ribadiamo la ferma intenzione di stare dalla parte dei lavoratori e di essere
prima di tutto lavoratori, rappresentanti di una categoria che, se opportunamente
valorizzata darebbe solo lustro all’immagine aziendale all’esterno. Chi può
lavorare in serenità non ha bisogno di precisare la propria autorità, ma si
investe di un’autorevolezza derivante dal supporto tecnico e umano che tutta
l’azienda può e deve offrire in forma concertativa e collaborativa. Le vetture
devono essere idonee al trasporto di persone e non devono compromettere in
alcun ambito la vita del lavoratore e dell’utenza. Riteniamo che il problema
ormai ANNOSO del controllo visivo sia un fattore di estremo rischio per la
tutela e la garanzia della popolazione che utilizza gli autobus. I lavoratori
hanno espresso un NO secco deciso indiscusso sul tema alla luce assolutamente
chiara e consapevole di quello che è già il lavoro del conducente. Vendiamo i
biglietti e offriamo agli utenti un servizio di emergenza (e non certo
sostitutivo delle rivendite!)utile e disciplinato, ma non metteteci nella
condizione di rischiare la nostra incolumità e quella dei passeggeri che
trasportiamo chiedendoci un controllo a cui non siamo abilitati comunque per
normativa. Non chiedete ai nostri lavoratori e alle nostre lavoratrici di
rischiare di non tornare a casa dai propri figli o di tornarci con delle
invalidità che possano compromettere la vita di famiglie intere quando la
mansione potrebbe renderci inidonei. Non chiedeteci di inimicarci gli utenti
quando non rispetteremo i già risicati tempi di percorrenza e si perderanno
treni o coincidenze per raggiungere i posti di lavoro; non chiedeteci un rischio che non siamo OBBLIGATI a
prenderci, solo per un introito che non salva nessuno e soprattutto non
chiedeteci la DIGNITA’ perché noi non ve la daremo.
